Laboratorio di fiaba e teatro

a cura di Elvira Lantieri

“Niente si spiega tutto si fa ... insieme nel meraviglioso viaggio della crescita”

Perché un’esperienza riesca realmente a catturare l’attenzione del bambino, deve divertirlo, suscitare la sua curiosità e la sua immaginazione, deve toccare contemporaneamente tutti gli aspetti della sua personalità e questo senza mai sminuire la gravità delle difficoltà che lo affliggono, anzi prendendone pienamente atto e, nel contempo, promuovendone la sua fiducia in se stesso.

Il laboratorio Bimbo in fabula mira a fornire al bambino esperienze e strumenti che lo aiutino a gestire e superare i problemi e la ansie legate allo sviluppo e quindi alla costruzione della propria identità, attraverso il teatro: gioco serio in cui il bambino, sentendosi protetto, avrà la possibilità di giocare con se stesso e con gli altri, perdendosi e ritrovandosi. Filo conduttore di questo percorso saranno le fiabe, narrate e giocate.
La fiaba si adegua infatti perfettamente alla mentalità infantile, al suo tumultuoso contenuto di aspirazioni, angosce e frustrazioni poiché parla lo stesso linguaggio non realistico dei bambini; ha un grande potere consolatorio e fortificante dal momento che il bambino, identificandosi in essa, scopre di non essere il solo a provare certe emozioni, a volte troppo spaventose per essere espresse, e questo gli permette di accertarle e dargli spazio. Le esperienze multisensoriali faranno da sfondo all’esplorazione ed espressione del bambino, favorendone quindi i canali preferenziali attraverso cui fortificare la propria identità e liberarla. Questo perché l’utilizzo di strumenti e canali differenziati stimola infatti non solo l’intelligenza linguistica e logico-matematica, le più socialmente desiderate e quindi maggiormente promosse, ma anche quella corporea, musicale e spaziale, interpersonale e intrapersonale, ovvero le intelligenze artistiche ed emotive. Ciascun intelligenza può essere rappresentata meglio in un individuo rispetto ad un’altra e può essere riconosciuta, valorizzata e migliorata.
Il laboratorio verrà condotto dalla dott.ssa Elvira Lantieri, arteterapista ad orientamento psicofisiologico. Il pretesto che sta alla base della sua ricerca è quel “quid” che permette all’essere umano di essere una “presenza vivente”, nel pieno delle sue risorse psico-fisiche, emotive e sensoriali, aldilà della staticità e degli schemi quotidiani a cui spesso il contesto socio-culturale ci appiattisce.

LE FASI DEL PROGETTO
FASE 1
L’io e la sfera intrapersonale In questa fase si lavorerà sulla struttura dell’identità del bambino, portandolo a conoscere i suoi strumenti principali, il corpo e i sensi, per sensibilizzarlo all’autoascolto: - Il Nome e la Presenza - Distretti e confine corporeo - La sagoma e la postura - Il movimento, il ritmo e la voce

FASE 2
Lo Spazio e il Tu: dal riconoscimento di se stesso si passa al riconoscimento degli altri, con le loro diversità e similitudini. Dalla sicurezza della casa si parte per un viaggio pieno di emozioni e sorprese: - Dallo Spazio Personale all’esplorazione dello Spazio interpersonale - L’incontro col Tu - Stili di contatto IO-TU

FASE 3
Il gruppo offre al bambino la possibilità di sperimentare il piacere di comunicare, dello scambio e consolidare il vissuto individuale dell’intero percorso in un’atmosfera di complicità e di fiducia nato dal gioco collettivo: - Qualità delle relazioni - Fiducia - Empatia

LE ATTIVITÁ
Verbali e non verbali: Dalle esperienze posturali, gestuali, vocali, propriocettive e immaginative proprie della dimensione individuale a quelle relazionali.

Grafico-pittoriche-plastiche: Esplorazione di vari materiali (creta, cartone, tessuti, fili, plastica, colori, scotch) attraverso il tatto, la fotografia, il collage, la pittura, etc.:

Danza-movimento: Consapevolezza corporea, giochi ed esperienze sulla struttura dell’io, atteggiamento posturale e gestuale, espressione mimico-facciale, stili di contatto (visivo, tattile, cenestesico, acustico), esperienze di produzione di ritmi e danza-movimento, interazione con il gruppo:

MODALITA' INCONTRI 
Da febbraio a giugno tutti i sabato mattina. L’incontro previsto con il gruppo del primo anno sarà di 30 minuti, 45 minuti per il gruppo del secondo e del terzo anno. Agli incontri laboratoriali sarà presente anche l’insegnante di riferimento della sezione.

MATERIALI UTILIZZATI
Carta, cartone, carta da pacco, telo di plastica, corda, lacci, fili, tessuti vari, creta, colori e tempere, forbici, colla, pennelli, pinzatrice, scotch, strumenti musicali, registratore, corde, cerchi, palla, stampe e supporti fotografici.

INFO
È preferibile che il vestiario dei bambini sia adatto al laboratorio, affinché possano sentirsi liberi nei movimenti e liberi di colorarsi
Per ulteriori chiarimenti è possibile contattare:
Elvira Lantieri tel: 3497222455; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. FB:  www.facebook.com/LiOfficina
La "La Garderie" tel: 0931 703325; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ELVIRA LANTIERI
Elvira Lantieri inizia dal mondo del teatro, quale impeccabile lente di ingrandimento dell'uomo sull'uomo e le sue dinamiche. Segue diversi laboratori, fino ad approdare alla Scuola Romana di Circo. Nel frattempo ne approfondisce i linguaggi da un punto di vista teorico alla facoltà di Scienze Umanistiche de La Sapienza di Roma dove si laurea nel 2007, in seguito ad un periodo di studio presso il Centro di Ricerca Teatrale “Theatre House” di Shantiniketan in India. Qui  ha la possibilità di approfondire i fondamenti della tradizione indiana legati alla danza, al teatro e alle arti marziali, dai quali traspare una nuova qualità dell’essere una “presenza” nello spazio e nel tempo. Nel 2009 ottiene una specializzazione in “Saperi e tecniche dello spettacolo teatrale” e inizia ad approfondire il linguaggio musicale delle percussioni prima e della voce poi. Nel 2012 consegue il diploma presso il master triennale di “Artiterapie ad orientamento psicofisiologico” dell' A.E.P.C.I.S. (Associazione Europea Psicofisiologi Clinici per l'Integrazione Sociale) e diretto dal Prof. Vezio Ruggieri che le permette di intrecciare i fili del suo percorso attraverso degli strumenti concreti e coerenti che rimandano al principio della “soggettività”. Dal 2004 al 2009 lavora a Roma nell'ambito dello spettacolo e dell'infanzia, nel 2010 nasce la collaborazione con l'Associazione culturale “Matrix” che si occupa di sostegno all'infanzia e alla genitorialità consapevole attraverso progetti di arteterapia. Attualmente a Siracusa, dal 2010 promuove percorsi e laboratori artiterapeutici all’interno di eventi pubblici e in contesti privati, nelle scuole e  presso enti specializzati; tra i quali la Coop. Soc. “San Martino” e CON.SOLIDA.S, Fondazione I.N.D.A., Ass. Cult. “Teatr-in-azione”, CSS Ex Ducere, Consulta Giovanile di Palazzolo, Festival nazionale della cultura dei ragazzi “Volalibro”. Scopo primario dell’IOfficina di Elvira Lantieri è di poter dare un sostegno allo sviluppo e alla crescita della consapevolezza di sé e delle esperienze personali, attraverso però una modalità artistica che prevede il riaccendersi di canali sensoriali spesso sopiti. Lo sguardo arte terapeutico significa che l’esperienza sia centrata sulla persona sulla quale si modula e dalla quale si parte: è il punto di vista a cambiare. Il modello teorico su cui poggia l’IOfficina – Elvira Lantieri è il modello arte terapeutico ad orientamento psicofisiologico che fa riferimento alla cattedra di psicofisiologia clinica del Prof. Vezio Ruggieri, docente presso l’Università di Roma La Sapienza. Esso prevede un rapporto circolare tra mente e corpo per cui si supera la dicotomia classica a favore di un’integrazione che attesti la reciproca influenza. Il punto di partenza del lavoro e delle esperienze proposte potrà quindi essere sia fisico che immaginativo ma entrambi porteranno a lavorare sui due livelli in maniera molto profonda e reciproca.